Prefazione
Messina vista dal traghetto Scilla in uscita dal porto. Sulla base della Madonnina è riportata la scritta ‘Vos et ipsam civitatem benedicimus’. La città è stata fondata dai Greci nell’ottavo secolo A.C. con il nome di Zaikins (falce) a causa della forma naturale del suo porto. Photo Credit: Fabrizio Villa.
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Le oltre sessanta ricette qui presentate, con i titoli in dialetto messinese, sono tratte da una ricerca condotta dall’intera classe III F della scuola Media “Elio Vittorini” di Messina. Guidati dalle Prof. Rosa Anna Messina e Agatina Pisano, e con l’aiuto prezioso del Preside Antonio Olivo, gli allievi hanno rintracciato i sapori di un tempo che ancora si gustano nelle tavole dei Messinesi e la cui presenza si scopre anche in qualche trattoria o caratteristico ristorante della città dello Stretto.
Un pranzo tradizionale messinese può essere composto da un primo di pasta “ncaciata” cioè penne al forno con melanzane, pomodoro, provola dolce, parmigiano, carne tritata, sapori e condimenti. Può seguire un secondo piatto di “Piscistoccu ‘a ghiotta” in cui si usano oltre allo stoccafisso, patate, cipolle, sedano, olive verdi, capperi di Lipari, pomodoro, sapori e condimenti. Per finire il pranzo, niente di meglio che i “cannoli ca’ ricotta” questo dolce conosciuto ovunque ed espressione forse più autentica del carattere e del gusto barocco dei Siciliani.
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La trattoria Nonna Lilla, situata nell’estrema punta dell’isola, sul lago di Ganzirri, prende il nome da Lilla Currò che è stata la prima “Chef” di Ganzirri e tra le prime di Messina, aprendo questo luogo di ristoro nel 1964, e gestendolo poi insieme alle figlie fino al Dicembre 2019, quando è stata rilevata dal giovane Chef messinese Gaetano Borgosano che punta sulla cucina tradizionale “ganzirrota” e messinese.
Specializzato in piatti di pesce – essendo la trattoria tra la laguna di Ganzirri e il mare – offre una lunga lista: Cozze abbottonate e Cozze fritte; polpette di pesce che cambiano in base alla stagione: di sgombro, sauro o alalunga; pescestocco in tutti i modi: a insalata, a ghiotta, arrostito, panato arrosto, “a rumuliuni”: in questa ultima antica versione, lo stocco si cuoce a fiamma bassa insieme a patate, cipolle, pomodoro fresco, e basilico.
“Non facciamo Nouvelle Cousine – precisa Borgosano – e i nostri piatti offrono al cliente la tradizione e le quantità di una volta.” Qui di seguito un secondo piatto tipico di questa trattoria: Cozze abbottonate, ovvero la ricetta n.6, che appare come “Cozzi ‘a Ganzirrota” nella directory dei secondi piatti della Cucina Messinese.